30 luglio 2009

Soggiorno gratuito a Perugia per conoscere la Facoltà di Lettere e Filosofia

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Qui di seguito il bando della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Perugia che invita i ragazzi e le ragazze neodiplomati/e a visitare le sedi della Facoltà:


Un soggiorno gratuito a Perugia per conoscere la Facoltà di Lettere e Filosofia In collaborazione con l’ADISU (Agenzia per il diritto allo studio universitario dell’Umbria), la Facoltà di Lettere e Filosofia di Perugia invita gli studenti che hanno conseguito la maturità nel corso dell’anno 2008-2009 a visitare la città di Perugia e le sue strutture didattiche.

Gli studenti interessati e i loro genitori saranno ospiti (gratuitamente, per una permanenza massima di quattro giorni) dell’Università di Perugia, presso le strutture ADISU (“casa dello studente”, “casa della studentessa” e mensa universitaria) nel periodo dal 24 agosto al 6 settembre.

Ogni Amministrazione comunale e ogni Istituto superiore possono proporre fino al numero massimo di 30 studenti, che possono essere accompagnati dai loro genitori (non più di 20).
Gli interessati dovranno rivolgersi, sia direttamente, sia per il tramite della scuola di appartenenza, oppure per il tramite dell’Ufficio Informagiovani del Comune di residenza, all’Ufficio Orientamento della Facoltà di Lettere e Filosofia, di cui sono indicati in calce orari e indirizzi, che è a disposizione per fornire ulteriori indicazioni. Il periodo di permanenza dovrà essere concordato con l’Ufficio Orientamento almeno cinque giorni prima dell’arrivo programmato. Verrà data priorità, nel caso di gruppi, in base alla data della richiesta. Nel caso di richieste individuali si darà priorità, ove fosse necessario, al voto conseguito nella maturità.


Ufficio Orientamento: responsabile Sig.ra Patrizia Migni tel. 075-5853009-3017; fax 075-5853067; e-mail: orilet@unipg.it; sito web: www.unipg.it/preslet Orario: dal lunedì al venerdì 11-13.30; martedì e giovedì 15.30-16.30 Nel mese di agosto l’ufficio resterà chiuso dal 10 al 14 compresi. Presidenza della Facoltà: tel. 075-5853070; fax 075-5853065; e-mail: preslet@unipg.it Preside: diretto 075-5853010; e-mail: bongio@unipg.it

21 luglio 2009

Diventare mystery shopper

0 commenti, Pubblicato da Unknown alle 17:34 ,
In un post precedente avevo parlato di lavori part-time conciliabili con altri impegni. Una professione divertente e svolgibile in un lasso di tempo relativamente breve è quella del mystery shopper o mystery client.

In Italia questa professione non è ancora sfruttata al massimo ma ci sono già diverse agenzie che si occupano di certificazione di servizi, ovvero sfruttano delle tecniche particolare per controllare che i servizi erogati da un'azienda siano competitivi sul mercato rispetto alla concorrenza.
Questa pratica che a prima vista può sembrare superflua si rivela invece nolto utile nel caso della nostra società dei consumi dove la grande quantità di prodotti e servizi che ci sono fa si che la differenza sia fatta più dal "contorno" del prodotto che non dal prodotto stesso.
Ciò significa che nel processo di contatto con i propri clienti è necessario che tutte le attività sianoottimizzate per potere ottenere il massimo risultato.
Nel piccolo ciò si traduce anche nella pratica del mystery shopping.

Il Mystery Client è letteralmente il cliente misterioso che viene mandato su un punto vendita per controllare alcune caratterisitche dello stesso: erogazione di servizi, personale, funzionalità, customare care, ecc..
Oggi in Italia sono presenti alcune agenzie che offrono opportunità di lavoro nell'ambito del mystery shopping.
Di seguito ne elenco alcune:

Mysteryshopeyes

Internationalservicecheck

SGS Italia

Mysteryclient

Doxa

Lista agenzie promoter

2 commenti, Pubblicato da Unknown alle 17:16 ,
Di seguito una lista con i nomi ed i recapiti e-mail celle maggiori agenzie presenti in Italia che si occupani di in-store promotion (prinipalmente del settore ICT/elettronica) (se avete altri nomi o se ci sono errori non esitate a contattarmi ):

- LFM Group: promoter@lfmgroup.it

- InsiderItalia: job@insideritalia.com

- Praesidium: hr.field@praesidium

- IPS Promotion: job@ipspromotion.it

- Multitime: info@multitime.it

- Progressum: info@progressum.it

- In-Store: contatto@in-store.it

Diventare promoter

0 commenti, Pubblicato da Unknown alle 16:21 ,
In tempi di crisi come questi sono molte le persone che spesso si ritrovano a dover fare i conti con problemi che riguardano il lavoro; già la situazione italiana è precaria (secondo un recente rapporto dell'OCSE gli stipendi italiani sono più bassi del 17% rispetto alla media Europea), ed in più di questi tempi lo stipendio del mese non sempre basta a coprire tutte le spese a cui dobbiamo far fronte.
Questo ed altro motivi spingono sempre più gente a guardarsi intorno alla ricerca di opportunità per poter arrotondare i conti di fine mese.
Tra le varie opportunità che ci sono nell'ambito dei lavori part-time da un pò di tempo a questa parte viene dato sempre più spazio alla figura del promoter.

Il lavoro dell'in-store promotion (questo è il termine usato dagli addetti al lavori) fa parte del molto più ampio universo del marketing e in particolare di quel settore che prende il nome di direct-marketing.
Il direct-marketing consiste in quella tecnica usata dalle aziende per comunicare direttamente con i propri clienti attraverso strategie dirette ad un target preciso.
In tutta la filiera che va dall'azienda al consumatore il promoter rappresenta il gradino precedente prima del cliente.

Il lavoro dell'in-store promotion rappresenta per molte imprese una strategia fondamentale per far conoscere i propri prodotti ai potenziali consumatori finali.
In termini pratici il promoter (che è quella figura che di solito vi ferma mentre siete a far acquisti per parlarvi di un prodotto) ha il compito di contattare più clienti possibili (che non vanno scelti a caso ma secondo dei parametri ben precisi che dovrebbero essere spiegati al momento del briefing) per illustrare il prodotto/i che sponsorizza, tutto ciò per ottenere dei risultati precisi che possono essere:

- convincere il cliente ad acquistare il prodotto che sta promuovendo (massimo risultato)

- mettere a conoscenza il consumatore del prodotto che sta promuovendo illustrandogli i punti di forza rispetto ai prodotti concorrenti

- creare una coscienza di marca nel cliente così che rimanga in lui una conoscenza latente del marchio che il promoter rappresenta (e non più del singolo prodotto)

Da tutto ciò si capisce come in termini di visibilità il promoter ( se svolge il lavoro correttamente) rappresenta un'ottimo strumento per l'azienda.
Ma ora vediamo come si configura il lavoro dell'in-store promotion più in generale.

Chi è interessato a lavorare nel mondo delle promozioni deve innanzitutto cercare un'agenzia che si occupi di direct-mk; oggi come oggi ci sono molte agenzia presenti su tutto il territorio nazionale che lavorano in diverse regioni ma le principali si trovano a Milano e Roma.
Una volta trovata l'agenzia va inviato il nostro curriculum al reparto recruiting e vanno incrociate le dita (oppure si può cercare sul web un annuncio di lavoro per la figura di promoter, ce ne sono sempre tanti).

Se saremo scelti un responsabile dell'agenzia ci contatterà e ci farà una proposta di lavoro per un determinato marchio/settore (i principali settori sono quelli dell'elettronica o del canale food and beverage); a quel punto starà a noi se scegliere che quella proposta possa fare al caso nostro o meno.
Se accetteremo l'offerta dovremo presenziare ad un briefing che di solito viene fatto in una grande città (o più città per poter dare a tutti l'opportunità di partecipare) che può essere Milano, Bologna, Firenze o Roma.
Al briefing (che è più semplicemente una riunione informativa) ci verranno date le informazioni utili per poter illustrare il prodotto ai clienti. Di solito c'è una parte in generale sul marchio e sull'azienda, poi una sull'illustrazione del/i prodotto/i ed infine una parte sulle strategie di vendita.
A questo punto saremo pronti per iniziare il lavoro!

I consigli che di solito sono utili per affrontare questa professione in maniera correta sono:
- siate perseveranti ma non opprimenti (cioé non mollate di fronte alla prima difficoltà perché ce ne saranno parecchie ma allo stesso tempo non "invadete" letteralmente il cliente, altrimenti avrete un effetto negativo

- siate lungimiranti e cercate di capire chi avete di fronte ( esempio: se state promuovendo un computer e avete di fronte un signore che non capisce niente di informatica ma che vuole fare un regalo alla figlia, evitate di usare termini tecnici coplicate ma cercate invece di spiegarvi in maniera semplice ed efficace. Al contrario se avete davanti un cliente superinformato lasciate che sia lui a parlare delle caratteristiche del pc e voi cercate di assecondare la sua conversazione così lui sarà soddisfatto e voi eviterete figuracce magari parlando di cose che non conoscete)

- cercate di mantenere un buon rapporto con tutti e siate molto pazienti (ciò vale sia con i clienti sia con i commessi del negozio dove lavorerete; in un ambiente di lavoro sereno tutto è più facile)

- evitate di dire ca**ate e se non sapete qualcosa piuttosto che spararla grossa chiedete (meglio sembrare ignoranti che dimostrare palesemente di esserlo)

- siate puntuali, ordinati nel lavoro e mettetecela tutta; se lasciate una buona impressione sia al punto vendita che al cliente avrete sicuramente modo di continuare a lavorare in futuro

Tutte queste cose vi verranno dette e stradette ma voi non sottovalutatele mai.
Per aiutarvi nella ricerca di un lavoro come promoter a breve mettero un post con i recapiti delle maggiori agenzie presenti sul territorio italiano che si occupano di in-store promotion

Per qualsiasi dubbio, chiedete. In bocca la lupo!!

5 luglio 2009

I mestieri ai tempi del web

0 commenti, Pubblicato da Unknown alle 12:32 ,
Mi è capitato ultimamente di intraprendere alcune conversazioni con diverse persone di come siano cambiate l'essenza e la natura stessa di alcuni mestieri, nel momento in cui il web da qualche anno a questa parte ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di una società digitalizzata.
Pensiamo ad alcuni esempi di professioni, che con la crescita di Internet, hanno subito una vera e propria rivoluzione :

- il primo mestiere della lista è il giornalista; con i cambiamenti negli approcci comunicativi dipesi dal web e con la nascita di strumenti di informazione diretta (come i blog) oggi sono in molti coloro che hanno deciso di aprire un proprio spazio nella Rete in cui ognuno ha la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e le proprie considerazioni. Il problema dei blog di natura giornalistica sta nel fatto che la professione del dare informazioni consiste in un lungo processo ( o almeno così dovrebbe essere) fatto di diverse tappe che nasce dalla valutazione del tipo di notizia fino al controllo delle fonti, passando per problematiche riguardanti l'etica del mestiere stesso. Il giornalismo on-line fatto dai non giornalisti non viene mai visto di buon occhio da coloro che nel fornire un servizio di informazione, vedono nello sviluppo dei blog di giornalismo, una rottura del sistema e una svalutazione del mestiere del giornalista.
C'è però da dire che la natura del mezzo Internet, che per la sua struttura comunicativa è il mezzo di informazione più democratico, ha dato la possibilità a chiunque di poter accedere ad un canale di espressione del proprio punto di vista che per molti era impensabile fino a pochi anni fa. Ciò ha fatto che si che la Rete da qualche anno a questa parte è diventata un contenitore di notizie, idee, considerazione, valutazioni che hanno contribuito a fornire digital citizens un modo di crescere e accrescere le proprie relazioni, costruendo una società digitale che ha migliorato il nostro modo di interfacciarci con ciò che abbiamo intorno.
Se quindi da un punto di vista l'enorme democraticità del web è un ostacolo allo sviluppo di un'informazione corretta e fatta da professionsiti in grado di farla da un'altra rappresenta un valore aggiunto nella crescita sociale e culturale di ognuno di noi.

- un altro ambiente professionale, in parte legato al giornalismo, che ha risentito dell'"influsso negativo" del progresso tecnolgocico è quello del fotorporter. In questo caso il problema non è legato tanto ad Internet quanto all'enorme consumismo che negli ultimi anni si è insediato con forza nell'ambiente delle tecnolgie ICT ed ha contribuito alla nascita di un mercato di largo consumo di prodotti che prima non erano accessibili se non ai professionisti (cioè a coloro che potevano investire alte quantità di soldi in mezzi tecnici). Sto parlando ad esempio della fotografia e di come oggi chiunque possa acquistare un prodotto prosumer di alte capacità tecniche a basso prezzo, e sentirsi fotoreporter a tutti gli effetti. Il fotogiornalismo ha risentito in maniera negativa di questo meccanismo, che ha creato una serie di simil-fotografi disposti a lavorare per pochi soldi, con relativo prodotto scadente, ma che fanno la fortuna di tanti editori che preferiscono acquistare materiale di seconda scelta rispetto che pagare il giusto compenso a professionisti del settore. I fotografi oggi sono costretti a svendere il loro mestiere per potere sottosostare a questa logica di marketing che privilegia produzioni poco costose ma scadenti rispetto a materiali di qualità ad un prezzo più alto.

A breve continuero la digressione nell'ambito delle professioni che hanno risentito della logica del web, cercando di esporre come anche altri ambienti (non solo quelli legati al mondo dell'informazione) abbiano subito dei cambiamenti rilevanti a causa (o grazie a, dipende dai pv) dell'avanzare della società digitale...