21 luglio 2009

Diventare promoter

Pubblicato da Unknown alle 16:21 ,
In tempi di crisi come questi sono molte le persone che spesso si ritrovano a dover fare i conti con problemi che riguardano il lavoro; già la situazione italiana è precaria (secondo un recente rapporto dell'OCSE gli stipendi italiani sono più bassi del 17% rispetto alla media Europea), ed in più di questi tempi lo stipendio del mese non sempre basta a coprire tutte le spese a cui dobbiamo far fronte.
Questo ed altro motivi spingono sempre più gente a guardarsi intorno alla ricerca di opportunità per poter arrotondare i conti di fine mese.
Tra le varie opportunità che ci sono nell'ambito dei lavori part-time da un pò di tempo a questa parte viene dato sempre più spazio alla figura del promoter.

Il lavoro dell'in-store promotion (questo è il termine usato dagli addetti al lavori) fa parte del molto più ampio universo del marketing e in particolare di quel settore che prende il nome di direct-marketing.
Il direct-marketing consiste in quella tecnica usata dalle aziende per comunicare direttamente con i propri clienti attraverso strategie dirette ad un target preciso.
In tutta la filiera che va dall'azienda al consumatore il promoter rappresenta il gradino precedente prima del cliente.

Il lavoro dell'in-store promotion rappresenta per molte imprese una strategia fondamentale per far conoscere i propri prodotti ai potenziali consumatori finali.
In termini pratici il promoter (che è quella figura che di solito vi ferma mentre siete a far acquisti per parlarvi di un prodotto) ha il compito di contattare più clienti possibili (che non vanno scelti a caso ma secondo dei parametri ben precisi che dovrebbero essere spiegati al momento del briefing) per illustrare il prodotto/i che sponsorizza, tutto ciò per ottenere dei risultati precisi che possono essere:

- convincere il cliente ad acquistare il prodotto che sta promuovendo (massimo risultato)

- mettere a conoscenza il consumatore del prodotto che sta promuovendo illustrandogli i punti di forza rispetto ai prodotti concorrenti

- creare una coscienza di marca nel cliente così che rimanga in lui una conoscenza latente del marchio che il promoter rappresenta (e non più del singolo prodotto)

Da tutto ciò si capisce come in termini di visibilità il promoter ( se svolge il lavoro correttamente) rappresenta un'ottimo strumento per l'azienda.
Ma ora vediamo come si configura il lavoro dell'in-store promotion più in generale.

Chi è interessato a lavorare nel mondo delle promozioni deve innanzitutto cercare un'agenzia che si occupi di direct-mk; oggi come oggi ci sono molte agenzia presenti su tutto il territorio nazionale che lavorano in diverse regioni ma le principali si trovano a Milano e Roma.
Una volta trovata l'agenzia va inviato il nostro curriculum al reparto recruiting e vanno incrociate le dita (oppure si può cercare sul web un annuncio di lavoro per la figura di promoter, ce ne sono sempre tanti).

Se saremo scelti un responsabile dell'agenzia ci contatterà e ci farà una proposta di lavoro per un determinato marchio/settore (i principali settori sono quelli dell'elettronica o del canale food and beverage); a quel punto starà a noi se scegliere che quella proposta possa fare al caso nostro o meno.
Se accetteremo l'offerta dovremo presenziare ad un briefing che di solito viene fatto in una grande città (o più città per poter dare a tutti l'opportunità di partecipare) che può essere Milano, Bologna, Firenze o Roma.
Al briefing (che è più semplicemente una riunione informativa) ci verranno date le informazioni utili per poter illustrare il prodotto ai clienti. Di solito c'è una parte in generale sul marchio e sull'azienda, poi una sull'illustrazione del/i prodotto/i ed infine una parte sulle strategie di vendita.
A questo punto saremo pronti per iniziare il lavoro!

I consigli che di solito sono utili per affrontare questa professione in maniera correta sono:
- siate perseveranti ma non opprimenti (cioé non mollate di fronte alla prima difficoltà perché ce ne saranno parecchie ma allo stesso tempo non "invadete" letteralmente il cliente, altrimenti avrete un effetto negativo

- siate lungimiranti e cercate di capire chi avete di fronte ( esempio: se state promuovendo un computer e avete di fronte un signore che non capisce niente di informatica ma che vuole fare un regalo alla figlia, evitate di usare termini tecnici coplicate ma cercate invece di spiegarvi in maniera semplice ed efficace. Al contrario se avete davanti un cliente superinformato lasciate che sia lui a parlare delle caratteristiche del pc e voi cercate di assecondare la sua conversazione così lui sarà soddisfatto e voi eviterete figuracce magari parlando di cose che non conoscete)

- cercate di mantenere un buon rapporto con tutti e siate molto pazienti (ciò vale sia con i clienti sia con i commessi del negozio dove lavorerete; in un ambiente di lavoro sereno tutto è più facile)

- evitate di dire ca**ate e se non sapete qualcosa piuttosto che spararla grossa chiedete (meglio sembrare ignoranti che dimostrare palesemente di esserlo)

- siate puntuali, ordinati nel lavoro e mettetecela tutta; se lasciate una buona impressione sia al punto vendita che al cliente avrete sicuramente modo di continuare a lavorare in futuro

Tutte queste cose vi verranno dette e stradette ma voi non sottovalutatele mai.
Per aiutarvi nella ricerca di un lavoro come promoter a breve mettero un post con i recapiti delle maggiori agenzie presenti sul territorio italiano che si occupano di in-store promotion

Per qualsiasi dubbio, chiedete. In bocca la lupo!!

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